Amorelli
Salvatore detto Totò Amorelli, classe 1959, incarna perfettamente uno degli elementi artistici della sua amata Sicilia: il Barocco rococò.
Nato come orafo ma innamorato della pipa, ben presto si accorse che se di orafi la Sicilia era piena, i costruttori di pipe invece scarseggiavano e così nel 1982 nacquero le pipe Amorelli.
Tutto è autoctono, per quanto è possibile, ma sopratutto Siciliana è la radica, che viene fatta stagionare cinque anni e che poi viene interpretata nelle forme che Salvatore ha in testa.
Vulcanico come l’Etna e ribollente come esso, ogni sua pipa è un pezzo unico marchiato da 1 a 5 stelle in base alla bellezza della radica; dall’arte orafa Totò ha importato alcune tecniche che gli permettono di piegare e modulare la radica in maniera del tutto unica.
I bocchini sono quasi sempre in metacrilato e lo stemma è una barretta d’oro tra cannello e bocchino. Tutto questo fa si che questo marchio sia davvero un eccellenza al punto che perfino Clinton e Papa Woytila quando ne ebbero una in regalo da Totò restarono commossi ed estasiati.